mercoledì 11 marzo 2015

Quando tutto è possibile

Incredibile e credibile, impossibile e possibile. Vi dico cosa, personalmente, trovo incredibile dell'assoluzione in Cassazione di Mr. B. nel processo Ruby. 

Prima, però, devo fare una premessa. 
La premessa è che a me non frega un tubo di quello che B. fa in casa sua. Potrebbe allestire un intero scenario di tappi di sughero, avere rapporti sessuali di ogni sorta, bere litri di sciroppo d'acero, ruttare come sei marinai o cercare di far volare gli asini. Questo deve essere chiaro. Ognuno a casa sua fa un po' quello che gli pare. Purché non commetta reati.

Andare con una minorenne, mi risulta sia ancora reato.
Non credo - mi soccorrano i tanti amici avvocati - che ci sia una postilla che deroga nel caso in cui la minorenne sia una stangona, bonazza senza senso e dimostri 20 anni.
Non mi risulta neanche che si possa dire "Ma io credevo fosse maggiorenne" poichè, sempre appoggiandomi alle mie poche basi, la legge non ammette ignoranza.

"Mi scusi signor giudice, non sapevo di non poter picchiare mia moglie"
"Mi scusi signor giudice non pensavo di non poter falsificare il bilancio"
E cosi via, con il giudice che dà buffetti sulle guance e dice "Non lo fare più però eh!"

Se la Cassazione assolve uno che dice che non sapeva che la ragazza che pagava per venire a letto con lui fosse minorenne, cosa dovrebbe impedire a tutti i pedofili che sono stati con altre sedicenti adoloscenti travestite da adulte di appellarsi alla medesima clemenza?
Questo, per me, è incredibile. Non si crea un precedente a giustificazione dei pedofili? Fino a che età potrà reggere la tesi, quando andando in una qualsivoglia scuola media ci sono ragazzine che tutto sembrano tranne che ragazzine?

"Sembrava adulta, aveva la minigonna e la scollatura per provocarmi. Se l'è cercata. Era consenziente". Quanto ci vorrà per derubricare anche lo stupro (che già siamo sulla buona strada) su minorenni?

Non vi dico quanto, per me, sia altrettanto incredibile che una giuria composta da persone che hanno studiato legge una vita non sia riuscita a ravvisare un reato nel fatto che il premier (lo Stato) telefoni alla Questura di Milano (ancora Stato) mentendo sulla parentela di una prostituta minorenne per farla uscire di galera affidandola a una donna che, a quanto mi risulta, non sia proprio un'assistente sociale e che convinca la maggioranza del parlamento italiano a sostenere la sua assurda bugia per salvarsi le chiappe.

Ma la cosa più incredibile di tutte, sempre a mio parere, è che una tale "macchietta" sia leader di un partito non classificato alle urne, da milioni di italiani, come una fantastica barzelletta di cui ridere per settimane ma come un simbolo serio su cui tracciare una croce.

Qui, Uno dei tanti articoli di oggi

Foto presa dal sito http://www.medicitalia.it